domingo, 21 de março de 2021

UN ALTRO DOMANI

Prima di entrare nel merito di quanto voglio esprimere, penso avere il dovere di ricordare che sono laureato in Scienze Politiche, con specializzazione in Politica Economica, presso l’Universitá di Padova. Il relatore della mia tesi é stato:

Tra i vari docenti ho avuto:

  • Carlo Bernini (it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Bernini), Professore di Economia dei Trasporti, Senatore della Repubblica Italiana, Ministro nel governo Andreotti VII e Governatore della regione Veneto;

  • Toni Negri (it.wikipedia.org/wiki/Toni_Negri), Professore di Sociologia, Deputato della Repubblica Italiana e sociologo di fama internazionale oltre a ideologo delle Brigate Rosse.

Andiamo al “dunque”.

Poco tempo addietro Diana, mia moglie, mi ha rivolto le seguenti domande:

“Ma perché é nata questa pandemia? e come é nata?”.

A tali domande io le ho risposto:

“É come se vivessimo in un libro i cui autori siamo noi, esseri umani. Dove la trama é la bramosia di ricchezza e di potere, rubate agli altri per sentirsi superiori a loro. É dove, nel libro, stiamo lapidando DIO, togliendogli la D iniziale: IO POSSO é il titolo del libro”.

Poi, piú recentemente, mi ha chiesto: “Cosa succederá in futuro?” e questo é piú complesso da rispondere e viene “a bomba” la mia introduzione, ossia che dai vari suddetti docenti, sopra menzionati o meno, ho appreso come, per proiettare un futuro, si deve andare a ritroso nel passato, ossia incontrare analogie con il presente.

<<Facendo ció riscontriamo, giusto un secolo fa, la “spagnola”, che ha sconquassato il mondo dopo la 1ª guerra mondiale e prima dei crolli delle Borse Valori dell’intero pianeta.

Non accadrá in “carta carbone”, ma avrá analogie e riusciremo uscire dall’attuale crisi solo quando:

  1. I negazionisti accetteranno l’esistenza di un virus che uccide.

  2. I politici, a livello mondiale, la smetteranno di usare il polarismo partitico per arricchirsi illudendo e ingannando il popolo con chiemere immaginarie, ossia i vaccini che non sono vaccini.

Quando questo accadrá, il mondo riinizierá a produrre ricchezza, ma ricomincerá da un piano inferiore perché tutti saremo piú poveri. Questo significa che non avremo piú la possibilitá di scegliere prodotti di “qualitá” perché costerebbero troppo per le nostre tasche.

Ció porterá a una visione di “quantitá”, cosí favorendo i paesi con vocazione agricola di base come granaglie, frutta, allevamento e pesca ( Argentina, Brasile, Cina, India e USA) inducendo i paesi di minor tale vocazione ad instaurare dazi doganali sulle importazioni, ció per proteggere la propria produzione (Africa in generale, Europa, Giappone, Paesi Arabi e Russia).>>

Non voglio andare oltre perché, per lo meno lo spero, i Dirigenti mondiali avranno il buon senso di sedersi ad un tavolo per negoziare con i Lider di Stati, i cui debiti saranno superiori a 10 volte il proprio PIL: se esistono i debitori, esistono anche i creditori i quali dovranno accettare la polverizzazione della loro ricchezza, accumulate durante la crisi e a danni dei popoli, per non perderle tutte.

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