terça-feira, 3 de janeiro de 2012

L’ANNO CHE VERRÁ (in italiano)

Ringrazio tutti quelli che mi hanno inviato messaggi di auguri durante queste feste natalizie e li restituisco riassumendo quello che Lorena e Giorgio mi hanno scritto: “Dimentichiamo i momenti ingrati di questo 2011, ognuno di noi con la propria storia da raccontare fatta di tenacia, fatica, coraggio e ingegno. Auguriamo invece, con il sorriso tra le labbra, che nel 2012 tutti si possano spingere a sperare in nuove mete, in nuove cose da inventare, in nuovi sogni da realizzare, in nuovi progetti da produrre e in rinnovate carezze che ci riscalderanno il cuore.
Nella ottica attuale questa é una visione forzatamente ottimistica che per coprire un ampio ventaglio economico, come vorrebbe, dovrá scivolare di un anno, ossia saranno gli auguri che sepelliranno il 2012 e vedranno nascere il 2013 tra rinnovate speranze. Nell’ultimo trimestre 2012 l’UE, dopo nove mesi passati tra pianti e stridor di denti, potrá consolidare una economia che stará stabilizzandosi e finalmente potrá fare proiezioni di crescita. É ovvio che avremo settori che inizieranno prima e altri che verranno a traino, ma l’importante é che l’UE e gli USA riprenderanno essere le locomotive mondiali, dal Brasile alla Cina, dall’India alla Russia: chi fará l’investimento giusto, sará quello che guadagnerá ampie fette di profitto, con aggregati riequilibri cambiari.
Non ci dobbiamo peró scordare che:
·         Gli USA negli ultimi 3 anni (dal 2009 al 2011), per sostenere le perdite economiche interne, hanno emesso moneta nuova per US$ 1.500 migliardi (per coincidenza é il medesimo valore che hanno speso negli 8 ½ anni di guerra in IRAQ, dove hanno distrutto molto, ma realizzato nulla).
·         L’UE, per restituire liquiditá interna, in 2012 immetterá nel mercato finanziario valori per Euro 500 migliardi (questa cifra, che rappresenta il 3% del PIL, é molto simile al Capitale di Giro che nell’UE si volatilizzó).
Aldilá della opinione personale che i politici che affondano un Paese dovrebbero essere giudicati per gli atti sciagurati esercitati (ma tratteró questo argomento in altra materia), non dobbiamo dimenticare che nel 2013, quando si esaurirá l’effetto di topaggio finanziario delle maggiori economie mondiali (saggi di interessi di almeno il 3 volte inferiori alla realtá e politicamente praticate delle varie Banche Centrali), inizierá l’effetto inflazionistico proprio per assorbire gli aiuti finanziari appena esposti. Dato che questi Paesi, che stanno drogando la propria economia, rappresentano i 2/3 nel PIL mondiale, é logico che “lo stato influenzale monetario” sará globale, anche se in modo disomogeneo: sará questa la nuova sfida che ci troveremo ad affrontare.
Per ora ci serve determinazione, tenacia, volontá e fede in quello che pretendiamo realizzare, possibilmente evitando contese personali, ripicche e trabocchetti strumentali che giovano a pochi, ma danneggiano tutti: iniziamo ispirandoci al sociale dove poco, ma tutti ci guadagnano.
Un promettente 2012.
Cappello dott. Armando

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