segunda-feira, 21 de novembro de 2011

FUORI LA GRANA! (in italiano)

A volte mi chiedo se sembro essere un pessimista. Personalmente mi é sempre piaciuto pensare, ideare e realizzare cose nuove, come mi piace anche vedere altri riuscire in nuove creazioni: sento come se il mondo attorno si stesse evoluindo. Penso que questo tipo di considerazione possa esistere solo in una persona per lo meno realistica.
Passiamo a leggere le notizie che il mondo sta partorindo:
1. La Cancelliere tedesca lotta contro l’Unione Politica e la Sovranitá Finanziaria della EU.
2. EU: Barroso, Capo dela Commisione Europea, lancerebbe “tre opzione” di Eurobond. 
3. I Politici statunitensi non trovano l’accordo per il bene del loro Paese.
4. Dov’é la grana?
5. Moody’s antecipa il ribassamento del rating francese.
Lascio stare considerazioni sui politici che stanno amministrando questo pianeta, sempre piú piccolo, dove il 30% dei suoi abitanti fatturano l’80% di quello che é considerata ricchezza, ossia il PIB. Il problema é che questo 30% detiene piú del 80% dei debiti: quanto non é da sapere, ma potrebbe superare il 100% del PIB mondiale!!!
Mai i tecnici e i politici ammetteranno gli errori che hanno commesso negli ultimi 15 / 20 anni, dove la ricchezza di una Nazione é misurata per il suo PIB (ricavo e non utile), dove l’interesse di una parte supera quella di tutti (politici USA), dove la paura nasconde l’obiettivo (la cancelliere tedesca), dove l’aviditá uccide l’equitá (dov’é la grana?), dove le opinioni di professionisti perdono il significato di umiltá diventando arroganti avvertimenti (Moody’s).
Nella tesi, che nel 1982 discutí con il Giurí Accademico della Facoltá di Scienze Politiche dell’Universitá di Padova (Giurí formato da Professori che erano anche anche Ministri, Senatori e Deputati della Repubblica Italiana), ho affermato che la ricchezza di una Ditta nasce dalla profonda e costante analisi dei suoi costi: in altre parole il ricavo (PIB) é composto da costi e da utili. E cosí, come si puó definire il PIB quale indice di ricchezza se dentro stanno inclusi i costi? In una Ditta, che sta nell’orlo del falimento, dobbiamo prestare attenzione che se aumentiamo il fatturato, andiamo aumentare i debiti e non sempre viene generato il lucro sufficiente per poterli pagare.
Se il debito di un Paese é 100% aldilá del proprio PIB e dentro questo PIB esiste un 50% di debito, ció significa che questo Paese ha un debito 3 volte la propria ricchezza. É pazia pura la follia che tecnici e politici hanno costruito: re Mida é morto di fame perché tutto quello che toccava diventava oro! E allora, dov’é il denaro? É scomparso, sparito, eclissato... l’attivo non esiste piú... il debito lo ha consumato!
Dobbiamo smettere di confondere l’ottone con oro. Dobbiamo cercare il modo giusto per misurare la ricchezza di una Nazione e cosí stabilire, senza vergogna alcuna, l’esatto valore delle monete.
Iniziamo cancellando, ma senza dimenticare, i metodi magici e illusori usati nelle ultime due decadi; rifondiamo l’intero sistema che ci ha portati all’imbecillitá. O lasciamo a mecanismi perversi, che l’egoismo umano ha elaborato, il compito di reincontrare un nuovo ponto di equilíbrio? Attenzione che l’uomo é litigioso... e i meccanisi che elabora lo sono pure.
Cordialmente,
Cappello dott. Armando

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