quinta-feira, 17 de novembro de 2011

NECESSITIAMO DI UNA NUOVA GIOVANE EUROPA SOCIALE!!! (in italiano)

Grafici e tabelle per decidere l’oramai incerto futuro dell’euro: ma da tutti questi conti e diagrammi, io non riesco trovare quelli sociali, come se l’uomo fosse solo un utensile che ha una vita media, che ha um consumo medio, che ha una produzione media, che ha un risparmio medio, che ... fa sesso in media...
É a questo che il Brasile vuole arrivare? Essere tutti e solo numeri all’interno di una scacchiera dove i politici, a turno, muovono un pedone, o un alfiere, o un cavalo, o ... “peccato, io ho sbagliato la mossa e voi avete perso”... e noi paghiamo gli “errori” o le “opportunitá” di altri.
Questa non é piú Democrazia, questa é “Disprezzocrazia”.
Non sono um Global, no agisco come um Global e non penso come um Global, ma non mi piace essere “usato e gettato”.
Questo é quello che sta accadendo in Europa, dove i fattori social sono stati dimenticati; dove la CECA (Comunitá Europea Carbone e Acciaio, fondata nel 1951 tra Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo e Paesi bassi ) nel 1967 aveva generato la CEE (Comunitá Economica Europea) i cui principi ispiratori si basavano sulla integrazione sociale di popoli (Nazioni) da poco usciti da uno dei piú cruenti conflitti bellici dela storia, dove erano state vissute atrocitá disumane e usati poteri sub-umani; e adesso viene tutto cancellato perché “peccato, io ho sbagliato la mossa e voi avete perso”.
Il pianeta non puó rinunciare alla possibilitá che il germoglio di una nuova e giovane Europa Sociale, né socialista e né comunista, possa risseccare e cosí rigenerando conflitti etnici, ossia lasciare fantasmi del recente passato correre liberi per le terre europee.
Perché questi scienziati, mai realistici ma pessimisti o ottimisti in conformitá a come tira il vento, non calcolano la spesa sociale in caso di fracasso dell’euro? Non lo sanno fare? E la Diplomazia come la Politica, nel mondo intero, devono pensare che questi costi involverebbero il mondo intero, dal Brasile ala Cina, dagli USA al Giappone, dalla Bolivia ala Nuova Zelanda.
Non sarebbe arrivata l’ora di globalizzare l’avviamento di uno sviluppo sociale sostenibile? O dobbiamo andare avanti nella colonizzazione finanziaria globale?
I SUPERMEN GOLDMAN SACHS IN EUROPA:
             Mario Draghi, Governatore del BCE;
             Mario Monti, Primo Ministro Italiano;
             Lucas Papademos, Primo Ministro Greco.
Una coincidenza puó passare, ma quando le coincidenze sono plurime coinvolgendo persone – tempi – luoghi... penso si possa dubitare...
“Il drama finanziario europeo fu creato da 5 societá (tra le quali la Goldman Sachs) che detengono oltre il 90% dei CDS (Credit Default Swap) a livello mondiale” (http://armandocappello.blogspot.com/2011/09/cade-os-politicos-com-visao.html). La grande concentrazione di CDS esiste perché questo tipo di credito, non regolamentato, viene gestido attraverso le decisioni delle quatro Agenzie di Rischio mondiali, tutte quatro statunitensi. CDS é un accordo tra un acquirente ed un venditore per mezzo del quale il compratore paga un premio periodico a fronte di un pagamento da parte del venditore in occasione di un evento relativo ad un credito cui il contratto é riferito (http://it.wikipedia.org/wiki/Credit_default_swap): é un prodotto squisitamente speculativo e chi lo gestisce, ricava i propri utili dalla fluttuazione degli spread sul contrato.
Con un dollaro USA iperdrogato e difronte ad un precipizio di un collasso inflazionistico, come si puó pretendere che queste oscillazioni smettino, quando loro stesse che sono creste e creano utile al maggior Banco d’Affari mondiale? E non voglio essere nei panni di quei europei che, negli ultimi due mesi, hanno comprato US$ 100 miliardi (http://oglobo.globo.com/economia/miriam/posts/2011/11/17/crise-us-100-bilhoes-sairam-da-europa-em-dois-meses-417017.asp), cosi sostenendo la pazza e assurda corsa di questa moneta.
Ma tutti quanti abbiamo una coscienza alla quale rispondere: speriamo solo che il saccheggio non sia devastante...
Armando Cappello

Nenhum comentário:

Postar um comentário